





L’artista
Pierluca Cetera, definito “artefice curioso”, ha sempre lasciato che le immagini e le ombre popolassero la sua mente sin dalla nascita, il 13 novembre 1969. Con “Luciferi”, l’artista porta in scena una visione intima e provocatoria, in cui la trasparenza e la trasformazione assumono un significato profondo. Le sue opere, che mutano ad ogni interazione, raccontano storie di ribellione e di critica verso una cultura dominante, offrendo allo stesso tempo uno specchio in cui lo spettatore si confronta con la fuggevolezza della percezione e della memoria.Spazio Corrosivo: Il Palcoscenico dell’Innovazione Artistica
La scelta della Galleria Spazio Corrosivo come sede espositiva ha ulteriormente enfatizzato l’aspetto sperimentale dell’evento. Immersa in una suggestiva corte rurale di un palazzo d’epoca a Marcianise (Caserta), la struttura offre ambienti ampi e intimi, capaci di valorizzare sia la luce naturale che le atmosfere cupe e riflessive. In questo contesto, “Luciferi” ha saputo creare un dialogo tra passato e presente, tra tradizione architettonica e modernità dell’arte concettuale.L’Intervento di Antonicelli Metalmeccanica
Un ruolo fondamentale in “Luciferi” è stato svolto da Antonicelli Metalmeccanica, la quale ha realizzato le lastre di ferro che costituiscono il supporto delle opere. Con un intervento tecnico altamente specializzato, l’azienda ha riprodotto fedelmente le bozze dell’artista, trasformando il materiale in una base perfetta per la carta abrasiva. Questo supporto non solo garantisce la stabilità e la durabilità delle opere, ma ne esalta anche l’effetto trasformativo: la robustezza del ferro contrasta con la delicatezza della carta, creando un equilibrio dinamico che diventa parte integrante del messaggio artistico. La precisione della lavorazione – ottenuta grazie a tecnologie avanzate come il taglio plasma – ha permesso di ottenere superfici lisce e coerenti, pronte ad accogliere l’interazione degli spettatori e i segni del fuoco.L’Esperienza Interattiva e il Coinvolgimento dello Spettatore
Uno degli aspetti più innovativi di “Luciferi” è l’invito diretto agli spettatori a interagire con le opere. Accendendo un fiammifero e sfregandolo contro la superficie dei dipinti, ogni visitatore contribuisce, in maniera effimera e irripetibile, a trasformare l’opera. Ogni tocco lascia una traccia: segni rossi, graffi e imperfezioni che evolvono nel corso della serata, rendendo ogni esperienza unica e personalizzata. Questo processo di trasformazione continua non solo enfatizza il tema della transitorietà, ma sottolinea anche il dialogo tra arte e pubblico, rendendo lo spettatore parte integrante della creazione artistica. “Luciferi” ha rappresentato un punto di svolta per l’arte espositiva in Campania, unendo la potenza visiva delle opere di Pierluca Cetera con l’eccellenza tecnica di Antonicelli Metalmeccanica. La sinergia tra arte concettuale e innovazione industriale ha permesso di realizzare un’esperienza che va oltre la semplice visione: è un invito a vivere e partecipare attivamente a un percorso di trasformazione continua, dove ogni interazione lascia un’impronta indelebile. Grazie alla collaborazione tra l’artista, il curatore Piero Chiariello, Spazio Corrosivo e Antonicelli Metalmeccanica, “Luciferi” si è affermata come un esempio eccellente di come l’integrazione di competenze diverse possa dare vita a progetti artistici di grande impatto emotivo e culturale. L’intervento metalmeccanico, in particolare, ha dimostrato come la precisione tecnica e l’attenzione al dettaglio possano elevare la dimensione espressiva dell’arte, trasformando il supporto materiale in un vero e proprio partner creativo.



