




L’artista
Pierluca Cetera, con “OZIO”, si confronta con il tema dell’inattività creativa, rappresentando attraverso la pittura un momento di stasi e di riflessione interiore. I ritratti, dipinti in maniera realistica ma con una rapidità che valorizza la spontaneità del gesto, comprendono un autoritratto e cinque personaggi scelti tra personalità artistiche e amiche, ognuno espressione di un diverso frammento dell’animo creativo. L’opera, con il suo sfondo nero che richiama un abisso in cui i soggetti possono sprofondare, evoca al contempo la sensazione di volare e di cadere – una dualità che rimanda alle suggestioni oniriche di Salvador Dalì e alle griglie prospettiche di Francis Bacon.L’Intervento di Antonicelli Metalmeccanica
Un ruolo fondamentale nel successo dell’installazione “OZIO” è stato svolto da Antonicelli Metalmeccanica, che ha realizzato le strutture metalliche su cui le tele vengono adagiarsi. Queste strutture, progettate con un design geometrico irregolare, non sono semplici supporti, ma elementi integranti del linguaggio espositivo. La loro forma, che richiama le stampelle surreali di Dalì e le complesse griglie di Bacon, contribuisce a deformare e a trasformare visivamente i personaggi dipinti, accentuando il contrasto tra la morbidezza del gesto pittorico e la rigidità del metallo. Grazie alla precisione delle tecnologie impiegate, come il taglio plasma e le lavorazioni CNC, Antonicelli Metalmeccanica ha saputo riprodurre fedelmente il progetto artistico, garantendo che ogni supporto rispecchiasse le intenzioni di Cetera e ne esaltasse il significato.L’Esperienza e Impatto dell’Opera
“OZIO” ha offerto al pubblico un’esperienza multisensoriale e riflessiva. L’interazione tra le tele e le strutture metalliche ha creato un ambiente dinamico, in cui il movimento implicito delle figure si fonde con la staticità dei supporti, invitando lo spettatore a interrogarsi sul valore del tempo sospeso e sul potere trasformativo dell’arte. La deformazione dei ritratti, dovuta all’appoggio non convenzionale delle tele, sottolinea la tensione tra il caos creativo e la precisione industriale, trasformando ogni installazione in una narrazione visiva unica e in continua evoluzione. Il case study di “OZIO” dimostra come l’integrazione di competenze artistiche e metalmeccaniche possa generare opere d’arte di grande impatto emotivo e concettuale. Grazie alla collaborazione tra Pierluca Cetera e Antonicelli Metalmeccanica, l’installazione ha saputo unire la spontaneità del gesto pittorico con la precisione tecnica del metallo, creando un dialogo visivo che invita alla riflessione sul valore del tempo, della creatività e della trasformazione. “OZIO” si configura così come un esempio lampante di come la fusione tra arte e artigianato industriale possa aprire nuove strade espressive, capaci di toccare profondamente lo spettatore.


